Nella visione egotistica dello scrittore narcisista non c’è conflitto tra l’opera e chi la scrive: è lui a vincere a priori. Il libro è solo fonte di approvvigionamento dell’io. Gurrado ne moltiplica l’effetto, rende quell’io uno e trino, e in un gioco di specchi loopa la propagazione prospettica…
“Atto di dolore”: un romanzo sul cortocircuito dell’io
